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LETTURA E DISLESSIA – UNA DIFFERENTE ATTIVITÀ COGNITIVA , di Mauro Spezzi

La cognitività, parzialmente separata dall’intelligenza, si caratterizza come funzione regolatrice del comportamento umano, a partire dall’organizzazione del pensiero. Un processo che va favorito e sostenuto sin dai primi anni di vita. Funzioni base dell’organizzazione cognitiva sono rappresentate dalla capacità di sviluppare i fattori  spazio –temporali, il controllo della velocità esecutiva, il processo della successione e delle sinestesie (ritmi esecutivi). È la cognitività che favorisce l’apprendimento e l’esercizio della strumentalità scolastica. Il leggere, scrivere, contare e operare con i  fatti matematici, necessitano sempre di ordine esecutivo, molto ridotto negli alunni che presentano un disturbo specifico dell’apprendimento, indipendentemente dalla causa scatenante. La cognitività consente la costruzione di un efficace automatismo di lettura che si articola in tre momenti fondamentali:  fissazioni, momento in cui l’occhio sospende il nistagmo (inibizione saccadica) e si ferma un attimo per registrare uno o più lettere attorno a tal punto (polarizzazione); salti in avanti dell’occhio per conquistare una nuova porzione di testo; regressioni, necessarie al lettore per sincerarsi di quanto letto. La mente dislessica è invece caratterizzata da un disordine pervasivo che riduce la cognitività e quindi la possibilità di organizzare, coordinare e regolare le proprie azioni. Il dislessico presenta sempre disordini spazio –temporali, una limitata coordinazione motoria, assenza di azioni sequenziali e disturbati processi percettivi. Nella Scuola dell’Infanzia già appare disordinato, impacciato, lento, addirittura disorientato, e sempre con scarse abilità sociali rispetto ai coetanei. Il potenziamento della cognitività deve avvenire a partire dall’età prescolare, attraverso un intervento che interessi tutte le funzioni umane (motorie, percettive, emotive, affettive, intellettive, linguistiche, sociali, operative): finalità propria del sistema CO.CLI.T.E. (Cognitivo, Clinico,  Trattamento Educativo), inglobato nel Metodo Crispiani, centrato su: sviluppo di schemi motori e psicomotori; stabilizzazione della lateralità; potenziamento dell’organizzazione spazio –   temporale; sviluppo della percezione; costruzione di automatismi efficaci; potenziamento delle funzioni esecutive complesse.