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IL METODO CRISPIANI: UNA CONTINUA AFFERMAZIONE SUL TERRITORIO NAZIONALE E INTERNAZIONALE

Il costante interesse rivolto ai disordini dello sviluppo, vede attualmente una contrapposizione tra le cure a tavolino, di ordine psicologico, e i trattamenti secondo il concetto di cognizione incorporata, di stampo neuromotorio, in cui è proprio l’azione del bambino, con il diretto coinvolgimento cognitivo, a migliorare il suo comportamento funzionale. Su questo versante, ormai da tempo, converge un’ampia letteratura internazionale, la quale ha messo in primo piano le evidenti connessioni tra l’organizzazione neurologica e l’attività motoria: Crispiani: Italy (2016), Fawcett U.K. (2016), Goddard-Blythe: U.K. (2016 ), McClelland, Pitt and Stein U.K. (2015), Mountstephen: U.K. (2016 ), O’Connor and Daly U.K. (2016), Pheloung: Aus (2006). Nel campo del trattamento neuromotorio si sta sempre più affermando il Metodo Crispiani, una procedura di intervento che si rivolge al complesso fenomeno definito Specific Learning Disorder. Il Metodo si basa sulle numerose esperienze, ricerche e studi condotte dal Centro Studi Itard su un’ampia popolazione di soggetti in età evolutiva, da cui è stato possibile individuare efficaci procedure, materiali strategie per la diagnosi ed il trattamento educativo dei disordini esecutivi: attualmente applicato anche a livello internazionale (Cina, Romania, Polonia, Inghilterra). In Italia sempre più centri di riabilitazione, anche impegnati nel trattamento di gravi disabilità, hanno mostrato un crescente interesse verso le attività neuromotorie. Il principio epistemologico del Metodo si basa sul modello della personalità bio – psico – operante, secondo il quale le funzioni umane, bio – corporee e psichiche, costituiscono una piattaforma sinergica e solidale. Simile concezione conferisce rilevo e protagonismo all’operatività umana, secondo una tendenza odierna in ambito neurologico. Prossimamente, al Metodo sarà affiancato un manuale sugli screening (prima indagine valutativa degli alunni) per gli insegnanti, i quali saranno formati con corsi dedicati, a partire da settembre 2018.