immagine itard pippo

IL METODO CRISPIANI, di Mauro Spezzi

 

Il Metodo Crispiani è riferito al complesso fenomeno definito Specific Learning Disorder. Contiene esperienze, ricerche e studi, azioni professionali, procedure e materiali, strategie didattiche e progettazione di ambienti per la diagnosi ed il trattamento educativo della Dislessia. Nel testo si fa riferimento ad una dislessia intesa come disordine esecutivo a carico delle funzioni esecutive, quindi pervasivo, in quanto sulle stesse poggia l’intero comportamento umano, intenzionale ed automatico. L’Autore rimanda quindi al concetto di Condizione dislessica, quale disordine nell’organizzazione dell’agire nello spazio e nel tempo.  L’analisi dei processi cognitivi complessi, sviluppata nel testo, focalizza l’attenzione sul pericolo di ridurre lettura e scrittura ad analisi semplici, riconducibili all’attivazione di limitati processi e sottolinea come l’apprendimento e l’esercizio di simile strumentalità scolastica, invece, richieda l’attivazione di molteplici funzioni: motorie, percettive, mnestiche, simboliche, linguistiche, culturali, grafo – motorie, logiche e motivazionali. Su queste direttrici si pone la Teoria Prassico – Motoria, la quale riconosce nella dislessia un Disordine delle prassie, con particolare riferimento alle sequenze ed alla fluidità delle funzioni esecutive e con interessamento dell’organizzazione spazio – temporale e della dominanza laterale. Il testo invita ad una presa in carico ecologica del dislessico, attraverso una iniziale valutazione di tutte le dimensioni della sua personalità (corporea, psichica e operante). Una sezione è dedicata al trattamento abilitativo, cioè alle azioni dirette sul caso. Infine è necessario sottolineare che le linee di attivazione del Metodo Crispiani convergono con le finalità e le azioni della scuola, con la quale condivide condizioni professionali inerenti la prevenzione, la conoscenza dei casi, l’organizzazione dello studio, ma soprattutto la promozione di un’autentica autonomia funzionale. Materiali professionali, scale di livello e schede di osservazione concludono il lavoro, scritto in doppia lingua (italiano/inglese).

Crispiani P., METODO CRISPIANI, edizioni junior, Gruppo Spaggiari, Parma, 2016